Lavorazione del calcestruzzo: i macchinari più utilizzati

macchinari lavorazione calcestruzzo
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L’edilizia è uno dei settori in cui si ricorre più spesso al noleggio di macchinari e attrezzature. Nel comparto operano infatti macchine movimento terra, macchinari per il sollevamento di materiali e persone e un ampio ventaglio di attrezzature edili. Un segmento dell’edilizia è quello che riguarda le costruzioni in senso stretto. In questo articolo andremo a porre l’attenzione sulla lavorazione del calcestruzzo, focalizzandoci sui macchinari più utilizzati e le loro funzioni.

Le fasi di lavorazione del calcestruzzo

Quando si parla di edilizia è piuttosto diretto pensare alle fasi di costruzione in cui si gettano le fondamenta e si crea lo scheletro di un edificio. Il materiale da costruzione per eccellenza per queste attività è il calcestruzzo, un conglomerato artificiale composto da una miscela di leganti e acqua a cui si aggiungono parti di sabbia e ghiaia.

La prima fase di lavorazione del calcestruzzo è il progetto di miscela, che varia a seconda delle caratteristiche che il conglomerato deve avere. La lavorazione vera e propria del calcestruzzo prende il nome di “confezionamento” e può essere effettuata presso uno stabilimento specializzato oppure direttamente in cantiere. Segue poi il trasporto sul punto in cui si intende gettare e successivamente l’iniezione del calcestruzzo all’interno di particolari attrezzature che daranno la forma alla struttura.

Il calcestruzzo deve poi indurirsi per passare dallo stato fluido a quello rigido; questo processo è chiamato in gergo tecnico “maturazione”. In ognuna delle fasi vengono impiegati macchinari per la lavorazione del calcestruzzo specifici che gli addetti ai lavori raggruppano nel settore “concrete”.

Gli impianti per la lavorazione del calcestruzzo

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Tra i macchinari per la lavorazione del calcestruzzo più utilizzati rientrano gli impianti di confezionamento che possono trovarsi presso stabilimenti specializzati oppure installati direttamente in cantiere. La normativa competente in materia prevede che questo tipo di impianto sia certificato da un ente terzo che attesti che il calcestruzzo abbia i requisiti previsti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni.

L’impianto di confezionamento è composto di tre elementi mobili che possono essere facilmente trasportati, assemblati e installati in cantiere. Il fulcro dell’intero impianto è il gruppo di miscelazione che consente di mescolare grandi quantità di calcestruzzo che vengono conservate all’interno del gruppo di stoccaggio e dosaggio. Questa grande vasca zincata raccoglie il calcestruzzo appena prodotto in attesa che la betoniera sia posizionata.

Gli elementi che congiungono i due gruppi sono due nastri trasportatori. Il primo di esso viene caricato mediante le pale da cantiere e trasporta le materie prime verso il gruppo miscelatore. Il secondo nastro trasporta invece il calcestruzzo verso il gruppo di stoccaggio.

I macchinari più utilizzati per la lavorazione del calcestruzzo

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Le betoniere, o autobetoniere, sono i macchinari per la lavorazione del calcestruzzo che si occupano del suo trasporto dall’impianto fino al punto di gettata.

Queste particolari macchine gommate sono dotate di un grande cilindro, che prende il nome di bicchiere, che ruota costantemente favorendo l’impasto del calcestruzzo ed evitando una sua parziale solidificazione. Per approfondire questa macchine per la lavorazione del calcestruzzo ti consigliamo di leggere il nostro precedente articolo.

Raggiunto il punto di gettata il bicchiere della betoniera viene fatto girare in verso opposto così che il calcestruzzo sia indirizzato in un canale metallico chiamato braccio distributore. Tramite questi bracci il calcestruzzo può essere distribuito a terra per poter effettuare una gettata lineare. Quando si deve invece realizzare la struttura portante di un edificio si utilizza una pompa di iniezione. Anche questi macchinari per la lavorazione del calcestruzzo sono dotati di gomme e possono muoversi autonomamente nel cantiere.

Un gruppo pompante posto nel corpo macchina consente al calcestruzzo di muoversi all’interno dei tubi che si sviluppano sul braccio articolato.

Il braccio può raggiungere altezze considerevoli, a seconda del modello, così che il calcestruzzo sia pompato e iniettato nelle casseforme che conferiscono la forma alla struttura. All’interno di queste strutture provvisionali possono essere posizionate strutture metalliche che insieme al conglomerato vanno a formare il calcestruzzo armato, comunemente conosciuto come cemento armato.

Le nostre conclusioni

La fase di costruzione vera e propria, presuppone la realizzazione di fondamenta e strutture durante la quali sono necessari macchinari specifici per la lavorazione del calcestruzzo. Tra questi rientrano gli impianti di confezionamento, le betoniere e le pompe per iniezione. Esistono aziende specializzate nel noleggio di questa tipologia di macchinari, essendo un segmento dell’edilizia piuttosto particolare.

Infatti, ricorrendo al noleggio si può scegliere la macchina più adatta in base alle caratteristiche della costruzione ed essere inoltre supportati da un esperto durante tutta la durata del periodo del noleggio.

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