Quando si parla di alimentazione delle attrezzature da lavoro o di alcuni impianti si pensa erroneamente solo all’elettricità, senza considerare altre forme di energia. Tra queste figura l’aria compressa che rappresenta una delle alimentazioni più diffuse per certi tipi di attrezzature dagli scopi specifici. I compressori ad aria sono infatti molto versatili e ampiamente utilizzati per fornire energia ad attrezzature usate nella manutenzione, nella pulizia e nel fai da te.
Diventa quindi importante avere a disposizione il modello più adatto alle proprie esigenze e ricorrere al noleggio rappresenta una comoda soluzione. Visto il ruolo strategico di queste attrezzature in questo articolo cercheremo di capire come scegliere il compressore ideale per il tuo progetto.
Come funziona un compressore?
Il compressore ad aria è un’attrezzatura utilizzata per alimentare strumenti, impianti o altre attrezzature tramite la trasformazione dell’energia meccanica in energia di pressione. Il motore consente di comprimere un gas contenuto in un serbatoio, generando una pressione in grado di azionare ciò che viene collegato a questa attrezzatura tramite un tubo flessibile. Due manometri indicano la pressione del serbatoio e la pressione generata in uscita, che può raggiungere anche i 25 bar.
Prima di capire come scegliere il compressore ideale è necessario illustrare quali sono i punti di forza.
Molte attrezzature sfruttano l’aria compressa poiché questa può essere facilmente impiegata anche in zone scollegate dalla rete o luoghi remoti. Proprio questa caratteristica pone i compressori ad aria sullo stesso livello dei generatori di corrente, di cui abbiamo parlato in un nostro precedente articolo, come versatilità e semplicità di utilizzo.
Potendo contare su dimensioni compatte i compressori sono facilmente trasportabili anche su furgoni o camion cassonati, e possono essere messi in funzione in tempi rapidi. È infatti molto frequente vedere i compressori all’opera all’interno delle officine o nei cantieri per le operazioni di manutenzione e pulizia dei macchinari.
L’aria compressa alimenta infatti le pistole per gonfiare gli pneumatici, per lubrificare ed ingrassare i macchinari oppure per soffiare e pulire anche negli angoli più difficili da raggiungere. Utilizzando accessori diversi, e modificando la pressione richiesta, i compressori possono alimentare anche utensili come levigatrici e smerigliatrici utilizzate nel fai da te. Lo stesso vale per sabbiatrici e verniciatori che sfruttano l’aria compressa per spruzzare vernici e polveri.
Elettrocompressori e motocompressori: differenze e usi
Per capire come scegliere il compressore ideale per ogni progetto è importante illustrare le differenze tra elettrocompressore e motocompressore. L’elemento discriminante è l’alimentazione di ciascuna attrezzatura. L’elettrocompressore è infatti alimentato tramite corrente elettrica mentre il motocompressore presenta un motore a combustibile, generalmente diesel. Salta subito all’attenzione la versatilità dei motocompressori che possono essere utilizzati ovunque all’aperto, anche in zone più remote. Gli elettrocompressori, dato che non producono emissioni, possono essere invece impiegati anche all’interno o in luoghi semiaperti come le gallerie.
I compressori hanno una caratteristica comune con altre attrezzature molto noleggiate come generatori di corrente e gruppi elettrogeni ovvero la semplicità di trasporto in base alle dimensioni. Nei parchi noleggio si trovano infatti diversi modelli e per capire come scegliere il compressore ideale dobbiamo considerare anche questo aspetto.
I motocompressori hanno in genere dimensioni più contenute rispetto agli elettrocompressori. Molto spesso sono installati su di un carrello che può essere trainato anche da un pick-up o da un furgone. L’elettrocompressore è invece più ingombrante e necessitano di essere trasportati sul luogo di lavoro con mezzi idonei.
Come scegliere il compressore ideale
Adesso che abbiamo delineato caratteristiche e funzionamento di motocompressori ed elettrocompressori possiamo focalizzarci sulle peculiarità del progetto. La potenza dei compressori deriva dalla capacità del serbatoio da cui dipende la potenza di uscita dell’aria. Lavori di piccola entità possono richiedere serbatoi fino a 50 litri ma per lavori di maggiore importanza, caratterizzati da un uso intensivo, è necessario ricorrere a compressori con serbatoio più capiente. Per capire come scegliere il compressore ideale va poi considerata la possibilità o meno di allacciarsi alla corrente elettrica.
Gli elettrocompressori sono attrezzature meno impattanti sia in termini di emissioni che di rumore e riducono lo stress degli operatori che vi lavorano intorno. Qualora fosse possibile l’accesso alla rete è preferibile scegliere un elettrocompressore; in caso contrario si opta per un motocompressore. L’ultimo aspetto è strettamente collegato ai precedenti e riguarda la semplicità di trasporto. I motocompressori sono più piccoli e molto spesso trainabili, caratteristiche che li rendono ideali anche per noleggi di pochi giorni. La messa in opera di queste attrezzature è piuttosto veloce e possono essere utilizzati già da subito.
Invece gli elettrocompressori necessitano di un trasporto ad-hoc con mezzi idonei, oltre al fatto che l’allacciamento alla rete elettrica richiede del tempo. Questi due aspetti fanno spesso preferire il noleggio di elettrocompressori per lavori di durata medio lunga, generalmente da 15 giorni in su.
Le nostre conclusioni
Motocompressori ed elettrocompressori sono attrezzature largamente noleggiate dato che sfruttano una fonte di energia quasi inesauribile. Per capire come scegliere il compressore ideale vanno considerati la potenza necessaria per il progetto, la possibilità di allacciarsi alla rete elettrica e la semplicità di trasporto.
Ricorrendo al noleggio ogni cliente può sfruttare l’esperienza del noleggiatore nella scelta dell’attrezzatura più adatta alle proprie esigenze e ha la sicurezza di essere supportato durante tutto il periodo di noleggio.
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